L’affidabilità e le percentuali di uptime/downtime sono indicatori cruciali della qualità di un servizio di hosting.

Uptime

La disponibilità di un servizio internet si valuta generalmente attraverso l’uptime, ossia la percentuale di tempo in cui, in un determinato intervallo temporale, il servizio è attivo e fruibile pubblicamente.

Questo parametro rappresenta la quantità di tempo, espressa in percentuale, durante la quale un server web rimane operativo e accessibile dall’esterno. È pratica comune per molti fornitori di hosting promuovere il proprio servizio evidenziando le percentuali di uptime, per attestare la disponibilità dei loro servizi su base annuale, mensile e/o settimanale.

Downtime

Al contrario, il downtime, o tempo di inattività, si calcola come la differenza tra 100 e l’uptime percentuale. Questo indicatore, sebbene sia una stima basata su modelli statistici, è fondamentale per valutare l’affidabilità dei servizi di hosting e Cloud hosting che si intendono acquistare.

Consideriamo la seguente tabella, che offre esempi pratici di uptime e downtime su diverse scale temporali. Questa permette di capire, ad esempio, che un uptime del 90% (considerato piuttosto basso) corrisponde a circa 36 giorni di inattività all’anno (non necessariamente consecutivi), durante i quali non sarà possibile operare sul proprio sito. Le percentuali di uptime ideali si attestano tra il 99,1% e il 99,5% o anche superiori.

I periodi di downtime di un sito web possono derivare da vari fattori, come la manutenzione delle infrastrutture server, problemi di rete o configurazioni improprie delle macchine stesse.

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